Con la bella stagione si moltiplicano le possibilità di escursioni, soprattutto ora che è periodo di ferie (a proposito, noi da veri stakanovisti sempre aperti!). C’è chi magari ha scelto proprio quest’estate per cambiare e invece della solita capitale europea o della solita spiaggia affollata ha scelto di trascorrere i giorni di vacanza tra baite e sentieri. Se poi si è giovani, non ci si accontenta della placida escursione al 3% di pendenza ma si ricerca l’avventura, qualcosa da raccontare al nostro ritorno o da immortalare nell’immancabile selfie.
Ricordatevi, ad ognuno il suo!
Tutte le mete di montagna offrono un’ampia e variegata scelta tra escursioni, avventure, mtb, arrampicata, ferrate, in grado di soddisfare davvero tutti i palati. Quindi
1. Non bruciamo le tappe. C’è chi impara prima e chi ci mette un po’ di più, ma a meno che non vi chiamiate Alex Honnold prima di avventurarvi in qualcosa che va oltre il vostro limite, mettetevi d’accordo con un amico capace (non basta che dica di esserlo, deve esserlo davvero!) o meglio ancora con una guida. Vi saprà aiutare, e soprattutto farvi gustare a pieno quello che è e deve restare una vacanza!
2. Occhio al meteo. Agosto è il mese peggiore per visitare le dolomiti perché temporali e rovesci la fanno da padrone. E’ molto probabile quindi che dei vostri 6 o 7 giorni di meritate ferie, la metà li spendiate sotto l’acqua. Poco male, c’è il materiale. Una buona giacca e dei pantaloni impermeabili, un coprizaino (immancabile) e il gioco è fatto. Ma attenzione, temporale vuol dire fulmini. Quindi se le condizioni non lo permettono, NON uscite dal vostro albergo. Cercatevi un outlet, una spa o una malga, ma se fuori è pericoloso o è probabile che possa diventarlo, sempre meglio desistere.
3. Siete pronti? Perché ci dispiace informarvi che se per 359 giorni all’anno siete rimasti seduti dietro una scrivania a mangiare barrette energetiche e guardare video su youtube di Killian Jornet non vale come allenamento! Quindi che lo sforzo richiesto sia commisurato alle vostre condizioni di salute! Fare 15 km in un giorno è facile, farli per due giorni consecutivi è allenante (ma la sera le gambe saranno due pezzi di legno), dopo tre giorni o siete allenati o rimpiangerete di non essere andati al mare!
4. Pianificate le vostre escursioni! Quanti km sono? Considerate che un gruppo non troppo numeroso, tra un sorso d’acqua, una foto e una barzelletta, di muove a circa 3-4 km all’ora. Dove mangerete? Avete acqua a sufficienza o c’è dove riempire le borracce?
5. Il ritmo lo detta il più lento del gruppo. Quindi se vi siete allenati così tanto da essere pronti per il Tor de Geants, o vi scegliete una comitiva adatta alle vostre velleità agonistiche, o fate in modo che anche l’amico che la montagna l’ha vista solo in foto si possa divertire. Quindi fermatevi quando vedete che il gruppo si allunga troppo e date l’opportunità a tutti di bere, mangiare o far foto!
6. Mettetevi in testa che gli sconti li facciamo noi, non la montagna! Ci vuole il giusto equipaggiamento per andare in montagna. Per l’escursione di pochi chilometri per raggiungere la malga dove pranzare basta un buon paio di scarpe (meglio alte, ne sappiamo qualcosa di distorsioni alla caviglia postprandiali) e una giacca impermeabile, che magari eravate partiti con il sole e ritornate con la pioggia. Ma se invece state affrontando una ferrata, o peggio ancora tratti di ghiacciaio, ci vuole l’attrezzatura, perché a trasformare una vacanza in tragedia è un attimo. Purtroppo sono sempre più frequenti le notizie di persone sui ghiacciai in jeans e scarpe da ginnastica: sono comportamenti assolutamente superficiali. Vogliatevi bene.
7. Rispettate la natura. Se nel vostro cammino avete mangiato barrette o vi siete soffiati il naso, tenete tutto in una taschina dello zaino e svuotate il contenuto quando arrivate. E’ davvero brutto camminare e trovare la sporcizia lasciata da altri in luoghi che sono e dovrebbero rimanere incontaminati.
8. Rimanete sui sentieri! Ne abbiamo chilometri e chilometri, non uscite dalla traccia. Per la vostra sicurezza, perché se vi fate male è più facile spiegare dove siete, per la salvaguardia dell’habitat, perché ci sono molti parchi che non permettono di camminare al di fuori dei sentieri.
9. Mangiate, ma soprattutto bevete! Considerate almeno 2 o 3 litri di acqua durante l’attività per mantenere la giusta idratazione, il sole comunque si farà sentire e pensare che essendo in montagna ne avrete meno bisogno è sbagliato! Stessa cosa per il cibo; se vi fermate in malga e vi mangiate qualche piatto locale siete a posto, ma se invece siete in totale autonomia, portatevi dietro qualche barretta e anticipate il calo glicemico!
10. Soprattutto DIVERTITEVI!