Cos’è il trail running: pochi brevi suggerimenti per non finire come Robinson Crusoe

io_non_getto_i_miei_rifiutiPiù volte, proprio su queste pagine, ne abbiamo parlato dando per scontato che tutti sapessero cosa sia il trail running, ma magari così non è! Cerchiamo quindi di riassumere il concetto principale alla base del trail running e, perché no, infilarci nel mezzo anche qualche utile suggerimento.

INTO THE WILD — COSE DA SAPERE

Correre da tempo è un modo per ridurre lo stress, rafforzare la propria forza di volontà e, ovviamente, rimettere in forma per andare a perdere il chilo che proprio non se ne vuole andare. Correre però intorno a casa/parco/città/quellocheè, alla lunga, può stancare e diventare monotono, senza contare che correre sull’asfalto, alla lunga, può portare a qualche piccolo infortunio. Da qui, nasce il trail running, un modo salutare per staccare con la routine quotidiana e cercare di misurarsi in qualcosa di differente, in mezzo alla natura, ma soprattutto al silenzio e alla pace che solo i boschi sanno offrire. Fare Trail running, anche senza affrontare dislivelli e percorsi da agonisti, può comunque diventare problematico senza la giusta preparazione.

Pronti all’avventura? Ecco quindi qualche piccolo suggerimento prima di avventurarsi nel bosco.

1. Scegli la scarpa giusta. Correre nel bosco non è come correre sull’asfalto. Ci vuole più supporto alla caviglia ma soprattutto un battistrada in grado di tenerti in piedi e permetterti di fare strada in ogni condizione, dal fango, alle pietre bagnate.

2. Calzini! Che spesso si sottovalutano, andando a ripescare i cari vecchi calzini di spugna bianchi. Il piede però si stressa molto, suda e in caso di pozzanghere o ruscelli, si bagna. Ci vogliono calzini avvolgenti, con cuciture studiate per non irritare le dita o la pelle e che diano il giusto comfort a chi corre.

3. State all’asciutto! Pioggia e vento sono sempre in agguato e non c’è nemico più temibile del freddo quando siamo in un bosco. Ideali sono base layer, keyway o gusci in grado di tenerci al caldo e asciutti o di asciugarsi rapidamente.

4. Occhio a non strafare. Correre sull’asfalto è molto più facile. Il terreno accidentato è una sfida per piedi, caviglie e ginocchia, senza parlare delle salite ma soprattutto delle discese. Quindi andare per gradi, aumentando il chilometraggio poco alla volta, dando tempo al proprio corpo di abituarsi al nuovo ambiente.

5. Impara la strada. Sai dove stai andando? E’ alla tua portata? Correre in città, lo abbiamo detto, è facile, perché i punti di riferimento sono noti ed è difficile sbagliare strada. Nei boschi invece è facile perdersi se non si sta attenti e non si conosce il sentiero, quindi…

6. Navigazione! Le bussole ormai sono obsolete, abbiamo i GPS che funzionano perfettamente ma come tutti gli aggeggi elettronici si possono rompere o scaricare. Quindi ci vuole di sviluppare un discreto senso dell’orientamento, di capire dove si è, dove sta il nord, da che parte dobbiamo andare.

7. Ma comunque ci si può perdere, anche i migliori possono sbagliare. Quindi portatevi dietro un telefono e comunque prima di partire avvertite qualcuno di dove state andando!

8. Meglio ancora sarebbe portarsi un amico, che non solo può stimolare la vostra motivazione e forza di volontà (chi mai vorrebbe fermarsi prima del compare di corsa?) ma se dovesse succedere qualcosa, può essere un indispensabile supporto.

9. Guarda avanti! Sappiamo tutti quanto ad un certo momento sia praticamente impossibile non guardarsi i piedi, ma nel bosco il terreno nasconde mille variazioni ed insidie (fango, pozzanghere, radici, sassi, buche) quindi guardare sempre un paio di metri avanti e calcolare in anticipo il percorso che vogliamo effettuare!

10. Non ci sono record da battere, solo sé stessi! 3 km possono essere una distanza abbordabilissima come quasi impossibile. Qui il cronometro non conta.

11. Non vergognarti di camminare! La salita può essere dura, camminare aiuta a risparmiare energie e a prevenire spiacevoli infortuni. Se senti che non ce la fai, rifiatare è sempre una buona idea, soprattutto quando dopo tanta salita ci sarà la discesa, dove la stanchezza potrebbe giocare brutti scherzi.

12. Allenati. Smetti di usare l’ascensore e inizia a prendere le scale. Correre in salita richiede un sacco di abilità diverse e si sollecitano muscoli che con la corsa in piano non si usano.

13. Idratazione! Correre in salita aumenta la sudorazione e la disidratazione può rovinare una gara. Portati dietro una borraccia o uno zainetto con camelbag e una o due barrette energetiche, così da essere sicuro di non rimanere a secco!

14. Sei in mezzo alla natura, non dimenticartelo mai. Non urlare senza motivo, ci sono animali che non sono abituati alla tua presenza e si possono impaurire (siamo noi gli ospiti!); se usi fazzoletti o barrette energetiche, non disperdere rifiuti.

15. Se trovi qualcuno lungo il tuo percorso, saluta. Un sorriso non costa nulla e magari può dare un po’ di benzina al runner che sta smadonnando come o più di te.

16. Non uscire dal sentiero! Il CAI si fa un mazzo così per segnare i sentieri, dandoci un aiuto preziosissimo nelle nostre escursioni. Uscire dal sentiero può metterti in pericolo ed è il metodo migliore e più rapido per perdersi nel bosco.

17. Ovviamente, divertiti!