Diciamo che complice il bel sole che si sta facendo largo dopo un inverno lungo e noioso avete deciso di iniziare a correre. E la cosa funziona, vi piace, vedete che i chilometri scorrono sotto le vostre suole senza molti problemi. E che sfogliando pagine facebook a caso, siete venuti a conoscenza di una gara che potrebbe essere adatta ai vostri gusti, come ad esempio il Trail del Borbotto di fine Maggio (33 km) o il Trail di Arezzo del 14 Giugno (25 km).
Quindi siete andati a prendere l’agenda, avete fatto un bel segno rosso sul giorno della data prescelta e avete iniziato una preparazione certosina, che vi ha portato giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, alla data prefissata.
Ed ecco 5 consigli che avremmo voluto che qualcuno ci avesse detto alla nostra prima corsa!
1. Provate il materiale!
Sia che stiate per fare l’Ultra Trail del Monte Bianco, sia che stiate per fare una scampagnata di pochi chilometri, sappiate che comunque NON deve essere l’occasione per provare il materiale. Quindi niente calzini nuovi, niente scarpe nuove, niente magliette, borracce, zaini o bastoncini. Ogni elemento che indosserete o vi proverete quel giorno dovrà essere stato già sperimentato in precedenza, in maniera tale da farvi capire se vi serve, se vi ci sentite a vostro agio e all’abbigliamento di adattarsi al vostro fisico, senza avere elastici o cuciture a grattarvi addosso mentre siete in crisi.
2. Niente cambi all’alimentazione!
Se siete abituati a mangiare prima di una corsa, mangiate. Se siete abituati a digiunare, digiunate. Quando sarete in prossimità della gara sappiate che tutti i consigli letti su internet di mangiare carboidrati/proteine/grassi/zuccheri/bere 4 litri di acqua/varie&eventuali sono da cestinare seduta stante. Il vostro corpo è abituato così e non c’è davvero motivo di modificare un’abitudine tanto delicata come l’alimentazione nei pressi della gara. Fatelo dal giorno dopo, controllate che effetti ha sul vostro organismo, decidete se adottarla oppure no. Sappiate comunque che, soprattutto a livello amatoriale, non è un alimento o un quantitativo predeterminato di carboidrati a fare la prestazione, quanto delle sane abitudini alimentari da utilizzare SEMPRE.
3. Bevete e mangiate!
Durante la gara ci saranno ristori ogni 8-10 km, utilizzateli. Saltarne uno senza scorte personali potrebbe essere un grave errore sul quale rimuginare per settimane, perché il corpo brucia energia e disperde acqua. Una volta superato il livello di guardia, diciamo che va in risparmio energetico e le vostre gambe non gireranno più come prima. Come per il consiglio numero 2, niente esperimenti. Se non sapete quale potrebbe essere l’effetto di un bicchiere di coca cola sul vostro organismo, passate alla cara vecchia affidabile acqua. Se non sapete cosa vi provoca un pezzo di banana, mangiate un biscotto. Considerate di reintegrare un quantitativo di circa 200-400 kcal/ora (a seconda della vostra preparazione!) per stare tranquilli e vedrete che il temibile muro del trentesimo sarà molto più facile da affrontare.
4. Partite piano!
Siete al nastro di partenza. C’è l’adrenalina, ci sono quelli che pare abbiano i pattini. Davanti a voi c’è un ciccione che vola ad un ritmo impossibile. NON fatevi trascinare. Guardate l’orologio e vedrete che state andando almeno a 30” più veloci del vostro ritmo gara, cose che non credevate nemmeno possibile; e magari, a pensarci bene nemmeno le gambe fanno male! Non siete miracolati, né lo spirito di Abebe Bikila si è reincarnato in voi. Semplicemente vi state facendo trascinare. Quindi rallentate e riprendete il vostro ritmo gara, che 42 km sono un’infinità e riprendersi se scoppiate al decimo è un’impresa.
5. Divertitevi!
La gara è soprattutto una festa. Evitate di trangugiare il vostro bicchiere di acqua mentre correte, non saranno quei 3 secondi risparmiati a migliorare la vostra prestazione e magari così non soffocate al metro dopo con l’acqua che vi esce dal naso. Godetevi la città in cui siete, guardate dritto davanti a voi, concentratevi, salutate e ringraziate ai ristori (che fa davvero tanto piacere!). Non perdete fiducia in voi stessi, è un chilometro dopo l’altro. Potete farcela, è semplice. Uno dopo l’altro.
Ah, un’ultima cosa: fissate per bene quel caxxo di pettorale in modo tale che stia fermo, che non tiri e che non si stacchi!! E se siete maschietti, un po’ di vasellina per i capezzoli, date retta!
Buone corse!